Il Napoli esce sconfitto a San Siro e vede allontanarsi ancor più l’Atalanta, quarta in classifica, che al momento dista 7 punti dalla squadra partenopea
Non smentisce il suo credo mister Mazzarri che ripropone il 3 – 5 – 2 di antica memoria, però con gli interpreti probabilmente sbagliati
Nei fatti infatti il 3 – 5 – 2 si tramuta in un 5 -3 -1 -1 risultando Khvicha K’varatskhelia non una punta pura ma il calciatore le cui giocate dovrebbero invece innestare i terminali offensivi, oggi assenti non giustificati.
In una giornata in cui Giovanni Simeone ha sbagliato praticamente tutto, la squadra è apparsa ancora una volta priva di un gioco e di soluzioni. Senza volere infierire purtroppo la partita si commenta da sola e ad asseverare il momento, il dato statistico secondo cui che i singoli non hanno mai vinto un duello.
Piotr Zieliński chiamato all’ennesima dimostrazione di orgoglio, ha fallito ancora ed e sembrato girovagare letteralmente per il campo, privo di uno straccio di idea
Capitan Giovanni di Lorenzo, a cui va riconosciuta però l’attenuante di giocare in un ruolo oggettivamente, non suo, non riesce mai ad armare l’unica bocca di fuoco, un Giovanni Simeone rimasto pressoché privo di alcun rifornimento
A poco è servito il fatto che il georgiano spaziasse dalla destra a sinistra a suo piacimento, essendo stato lasciato libero dall’allenatore di trovare la posizione che più gli aggradava, senza un terminale che inquadri la porta la gara non si sblocca.
Alla scarsità di palle giocabili per il Cholito, l’aggravante che nell”unica occasione offerta su un piatto d’argento del solito Kvara, la scarsa vena dell’argentino è emersa in tutta la sua evidenza, quando al quarto d’ora ancora una volta il talento cristallino del georgiano, migliore in campo, ha confezionato una palla da rete per la punta, che purtroppo ha calciato alto da posizione comoda.
Questo è tutto quanto il Napoli è saputo riuscire ad esprimere nel corso di primo tempo da dimenticare, di contro alla prima palla gol i rossoneri hanno immediatamente realizzato la rete che sarà quello della vittoria definitiva. Il Napoli a difesa schierata si fa infilare da una giocata di Rafael Leão, che nell’unica occasione della gara mette Teo Hernandez solo davanti a Gollini, il francese non sbaglia è regala il gol del vantaggio al diavolo.
A poco serve recriminare su un presunto fallo da rigore o su un palo, peraltro neanche frutto di un tiro degli azzurri, ma di un rimpallo sfortunato di un giocatore avversario.
Nel secondo tempo, la musica non cambia e nonostante la girandola di sostituzioni Il Napoli non riesce ad imboccare il corridoio giusto, scontrandosi inevitabilmente con il muro rossonero.
Fallimentare quindi a questo punto l’analisi della gestione di mister Mazzarri, che da una assetto ultra difensivo è passato poi al vecchio sistema di gioco quel 4- 3- 3 che in qualsiasi caso non ha dato alcuna chance agli azzurri, mirando invece sempre più le già fragili convinzioni dei suoi uomini.
L’allenatore toscano nonostante avesse la possibilità di superare l’unico record negativo del Napoli dello scorso anno, frutto delle uniche prestazioni negative accumulate contro i rossoneri, con la sconfitta odierna ha invece addirittura aumentato ancora più il dato negativo, che ha contraddistinto l’Hannus horribilis, lì dove gli azzurri non non perdevano a San Siro da 10 anni. Risale infatti al 14 dicembre 2014 l’ultimo risultato negativo dei partenopei in quel di Milano sponda rossonera.
Ben poco da salvare a latere di una gara che non ha detto nulla di più di quanto già visto e conclusa con un imbarazzante conferenza stampa, in cui l’allenatore partenopeo ha cercato di smorzare i toni dettati dall’ennesima delusione.
Francamente sembra ci sia ben poco da salvare e probabilmente l’unica cosa da fare è quella di mettere un punto e resettare completamente tutto, lavorando step by step, in quanto ogni qualvolta ci si pone un obiettivo, sistematicamente le speranze vengono disattese da prestazioni negative.
Occasione persa per il Napoli di diminuire le distanza dalla zona Champions e ancora fiele per i tifosi azzurri, anche a san siro numerosi , ma usciti però con le pive nel sacco, aspettando un Victor Osimhen uscito sconfitto nella finale di coppa d’africa e soprattutto in condizioni fisiche da verificare e che probabilmente lo terra ai box per qualche tempo, prima di vederlo in campo,