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Napoli e Lazio: due facce della stessa medaglia

Napoli e Lazio due club costellati di successi che stanno vivendo due dei periodi peggiori della propria storia.

Entrambe le società sono accomunate da due presidenti, Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, di origine romana, entrambi imprenditori di successo che non riescono a valorizzarle; e sé nel caso dei biancocelesti il tonfo della squadra quest’anno era abbastanza prevedibile dato dal fatto di un mercato non all’altezza, anche se doveva portare una ventata di freschezza e novità dopo l’addio di Segej Milinkovic-Savic, e a varie incomprensioni tra la società e l’allenatore; per quanto riguarda i partenopei, anche nella più pessimistica delle ipotesi, nessuno avrebbe pensato di vedere la squadra così lontana da un posto in Champions League, soprattutto dopo una annata on fire che aveva visto il trionfo degli azzurri in Serie A e l’approdo ai quarti di finale di Champions League 2022/23.

I momenti di crisi

Il motivo di questi due fallimenti sono sicuramenti vari, ma andiamo a vedere le circostanze che hanno portato i due team a trovarsi rispettivamente in ottava e nona posizione.

Il primo segnale di allarme, per entrambe, è stato l’addio di pedine importanti nello scacchiere delle rispettive squadre; per i laziali è stato, come detto in precedenza, l’addio di Milinkovic avvenuto il 12 luglio 2023, per i napoletani il doppio addio del mister Luciano Spaletti e, poco dopo, del DS Cristiano Giuntoli. Entrambi le compagini sono state destabilizzate da questi adii che, o per inadempienza o per troppa superficialità dei Presidenti, non sono stati sostituiti al meglio.

Allo stato il Napoli di ADL ora spera in un piazzamento nell’Europa minore grazie all’aiuto di Francesco “Ciccio” Calzona, perché ormai il treno Champions sembra perso a meno di un’eccezionale approdo e poi conseguente trionfo in finale; mentre, per quel che riguarda la Lazio lotitiana nell’ultimo periodo ha trovato, nonostante risultati altalenanti, un’ancora di salvezza in Mattéo Guendouzi che doveva addirittura essere la riserva del più quotato Daichi Kamada, il quale sembra essere scomparso dai radar di Maurizio Sarri dopo diverse prestazioni deludenti che hanno dato l’avvio a varie contestazioni a danno dei presidenti.

Entrambe le società, infatti, vedono sia De Laurentiis sia Lotito essere scherno di vari epiteti più o meno offensivi, come pappone per il primo e Lotirchio per il secondo, che vengono usati dai tifosi in quanto, nelle varie finestre di mercato, i due presidenti vendono i propri top player e cercano di spendere il meno possibile per giocatori che spesso non si rivelano all’altezza dei club in cui giocano e questo passaggio sembra essere ancora più attuale quest’anno con i vari acquisti di Natan, Lindstrom, il già citato Kamada e il “Taty” Castellanos.

Conclusioni

In conclusione, da questo mini confronto sembrerebbe essere evidente come i club abbiano varie affinità che partono dai propri presidenti e le facciano sembrare due facce di una stessa medaglia la quale, però, non è stata valorizzata e custodita con cura in modo da farla risplendere ancora più forte di quanto già non facesse.

Non ci possiamo che augurare che le cose per i due club migliorino e che i presidenti riescano a far risplendere questa medaglia.

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