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Quanti rimpianti Napoli.

Gli azzurri ribaltano il risultato dopo il vantaggio di Dybala e si lasciano raggiungere a due minuti dal novantesimo.

Il risultato di parità non rispecchia la mole di gioco dei ragazzi di Calzona, che costruiscono tante palle gol ma confermano la loro fragilità difensiva.

Pochi errori ma tanto importanti ai fini del punteggio e della classifica.

E’ un Napoli che non ti aspetti, forse il più bello delle ultime dieci gare considerando anche lo stato di forma degli avversari, rivitalizzati dalla cura De Rossi.

Nella prima frazione, i partenopei partono forte, e collezionano in trenta minuti 3 buone occasioni da gol.

Prima Di Lorenzo dopo uno scambio con Politano conclude sul portiere giallorosso, poi Osimhen supera in velocità Ndicka ma Svilar gli nega la rete e in ultimo Anguissa, dopo un inserimento centrale e dopo 50 metri palla al piede è impreciso nella conclusione.

Proprio il camerunese si dimostra in palla sia nei compiti di copertura che quando c’è da sostenere la manovra offensiva.

Il Napoli prende campo e fiducia e sfiora ancora il vantaggio con Kvaratskhelia, tiro potente ma poco angolato respinto dall’estremo difensore avversario e sul finire del primo tempo ancora Di Lorenzo, di testa, manda la palla di poco fuori.

Al 59esimo l’episodio che altera lo 0a0, Juan Jesus atterra ingenuamente Azmoun e Sozza decreta il calcio di rigore per gli ospiti; Dybala trasforma e porta in vantaggio la Roma.

Il vantaggio degli ospiti dura solo cinque minuti, Olivera calcia dal limite dell’area, deviazione di Kristensen e traiettoria che inganna Svilar.

La partita sembra girare a favore dei padroni di casa, che continuano a costruire e collezionare occasioni fino all’84 esimo quando Osimhen trasforma un calcio di rigore concesso per atterramento in area di Kvaratskhelia.

Ma la Roma strozza la gioia del “Maradona” dopo pochi minuti, corner calciato da Dybala, sponda di Ndicka e Abraham lasciato da solo in area, conclude di testa realizzando il pareggio.

Gioco, occasioni e determinazione non sono bastate per conquistare tre punti, che avrebbero consentito al Napoli di muovere la classifica e di dare maggior importanza alle prossime gare.

Gli azzurri rispondono positivamente sul campo, dopo una settimana pesante e delicata; ottime le prestazioni di Anguissa, Osimhen e Kvaratskhelia, ma alcuni errori individuali coprono la prestazione dell’intera squadra.

Tanta imprecisione sotto porta, ma ciò che pesa di più è la leggerezza in fase difensiva, sempre più un problema consolidato.

Ieri sicuramente c’è stata una prestazione all’altezza, ma dov’era finito il Napoli?

Claudio Cava

autore della pagina Facebook “081Azzurro”

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