L’italiano Giuseppe Amato ha vinto il premio di migliore pasticcere del 2021 celebratosi a Parigi.
Prendo spunto da questa notizia arrivatami alla apertura dei più importanti TG mattutini, che vede premiata ancora una volta le eccellenze italiane.
Giuseppe Amato siciliano, della provincia di Messina, pasticcere del famoso ristorante La Pergola di Heinz Beck, ha ottenuto il riconoscimento più importante dai nostri concorrenti più agguerriti, i francesi, spopolando a Parigi tra 188 partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Il giovane siciliano invitato in una nota trasmissione di una emittente nazionale, in diretta con la sua famiglia collegata in streaming, ha raccontato la storia della sua vita.
Una storia interessante, fatta di un uomo semplice, che inizia con gli esordi da giovanissimo nella provincia di Messina, per poi proiettarsi alle vette del mondo.
La moglie in diretta ha avuto momenti di commozione e insieme con i figli hanno mostrato di quanto affetto fosse circondato quest’uomo e di quanto abbiano contribuito nell’affermazione professionale, che dipinge un quadro perfetto dell’italiano medio.
È piaciuta questa storia, così come è piaciuto il segnale di un uomo che ha creduto nel proprio lavoro e con spirito di sacrificio e abnegazione è riuscito a raggiungere obiettivi che lo hanno incoronato Re della pasticceria mondiale, dando tanto lustro anche alla nostra nazione.
Un inno al lavoro dunque, un inno dell’ italiano per bene che fa del proprio lavoro la spada con cui conquistare le sfide della vita e della propria famiglia lo scudo per proteggersi dalle difficoltà.
Uno spot di quelli che si vedono in televisione, ma che si fa fatica a credere possano esistere.
Invece è realtà e si chiama Giuseppe Amato.
Non ci è voluta una partita di calcio, ne un premio di quelli effimeri, facendoli passare per grandi imprese di cui veniamo quotidianamente bombardati, per farmi incominciare bene la giornata, è bastato un uomo normale, un lavoratore!
Mi sono sentito orgoglioso di essere rappresentato da quest’uomo e come me credo che in tanti si siano sentiti accomunati dallo stesso sentimento.
Per questi motivi e per tutto quello che potrai darci ancora, grazie Giuseppe!