La Formula 1 riparte da Zandvoort. Si riaprono le porte del motorsport con il Gp d’Olanda che anticipa il tanto atteso Gp d’Italia, presso il circuito di Monza.
Max Verstappen spera di tornare sul gradino più alto del podio (che manca da due gare) con una vittoria speciale da dedicare ai suoi tifosi. Gioia che manca all’olandese da ben quattro gare.
La situazione in casa Ferrari, invece, è in stallo. La Scuderia di Maranello, difatti, ha concluso la prima metà della stagione totalizzando un bottino di 345 punti, piazzandosi provvisoriamente al terzo posto nella classifica costruttori. Nonostante il malcontento generale tra i tifosi della Rossa, i dati mostrano un notevole progresso rispetto all’anno scorso, evidenziato con maggior rilievo dai risultati più scarsi di Redbull, ma nascosto da quelli più sorprendenti di McLaren.
Nonostante le difficoltà incontrate nelle ultime gare, a causa di aggiornamenti poco efficaci in quanto poco conservativi e coraggiosi, gli uomini di Frederic Vasseur guardano al futuro con ottimismo.
Interessante il punto di vista del pilota monegasco Charles Leclerc, il quale ha rilasciato un’intervista a Roberto Chinchero per Motorsport.com:
«Ho sempre cercato di limare gli ultimi centesimi. E sono convinto che questo sia l’approccio corretto quando si guida una macchina che si comporta come ci si aspetta. Tuttavia, se ti ritrovi a dover gestire una monoposto che saltella, non puoi spingerti troppo vicino al limite, poiché l’imprevedibilità del suo comportamento ti costringe a mantenere un margine di sicurezza» – inizia il pilota.
Continua poi: «Comunque, non credo che questo sia stato il problema principale nelle gare in cui non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Abbiamo pagato le scelte estreme sulla monoposto per capire l’origine dei problemi. Oggi, credo che le persone che operano nel team abbiano una maggiore responsabilità. L’obiettivo è mettere tutti i componenti della squadra nella posizione migliore per permettere loro di dare il 100%. Per farlo devono sentire la fiducia di Fred (Vasseur, ndr). Penso che sia stato molto bravo a portare avanti questo cambiamento di approccio. Ritornando alle vicende di questa stagione, ci sono volute tre o quattro gare per risolvere i nostri problemi, ma alla fine credo che tutti abbiano compreso quali fossero i punti deboli delle modifiche introdotte sulla vettura. Probabilmente, in passato, un passaggio come questo non sarebbe stato facile».
La Formula 1, dunque, riparte da Zandvoort. Pronti per un nuovo weekend ricco di emozioni.