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L’oro del Napoli

Contro il Bologna il Napoli vince e a larghi tratti addirittura convince seppur con una squadra ancora da definire.

Il cuore del Mister, sanguinante dopo la prima di campionato, ha finalmente ripreso a battere felicemente, arrestando in maniera naturale l’emorragia che lo aveva afflitto post Verona. Sembra però che alcuni fastidi al petto, per fortuna dal lato opposto a quello del cuore, interessino ancora la SSC Napoli e stiano tormentando il portafogli dell’ Azionista, generando pare una “emorragia” seria di diversa natura (nulla a che fare col plasma), ma ipotizziamo non per questo indolore.

A seconda della portata infatti, l’”emorragia” di pecunia potrebbe implicare il coinvolgimento di bile o di succhi gastrici, nel qual caso, se fosse, si parlerebbe di ematemesi e non più di “emorragia”. A quanto pare, stando a ciò che ampiamente riportano gli organi comunicazione, sembra proprio che la SSC Napoli, si appresti a chiudere (ohibò) l’acquisto di Lukaku (diritti di immagine permettendo) e quello di un centrocampista almeno (Scott Mc Tominay), pur non avendo ancora venduto il suo pezzo più pregiato, che rischia seriamente di rimanere sullo stomaco (coinvolgendo nell’”emorragia” bile e succhi gastrici per l’appunto). Se all’ esborso per Big Rom e Mc Tominay, si aggiungono pure i danari spesi per le operazioni di mercato già chiuse riguardanti, Buongiorno, Rafa Marin, Spinazzola e Neres, e allora non si può non riconoscere ed apprezzare lo sforzo della Società e del Presidente di fare tutto il possibile per dare a Mr Conte calciatori funzionali e idonei per un Napoli competitivo. Il mercato del Napoli fin’ora, al netto di questioni tecnico tattiche e /o di aspetti economico finanziari, ci dice che per la prima volta (forse, e auspichiamo non unica) il Presidente ha stravolto un proprio mantra, un principio gestionale Aureo secondo il quale “un giocatore esce ed un altro entra”. Oltre l’onere economico, si percepisce il sacrificio e l’impegno nel modificare una prassi consolidata, si prende positivamente atto di un atteggiamento nuovo, (va bene, se serve “compro” anche se non riesco a vendere prima): era ora, chapeau! Pur tuttavia, altrettanto oggettivamente, viene da pensare che nulla di straordinario la SSC Napoli abbia comunque fatto in quanto un imprenditore (anche) questo fa: investe! Investendo si accolla comunque un rischio, che per quanto possa essere calcolato, valutato, pianificato, programmato, comporta comunque un’alea che è tipica dell’attività di impresa. L’eccezionalità risiede caso mai nell’inconsueto modus operandi adottato stavolta dalla Società, non nella novità, specificità o natura delle operazioni in sé. Oltre a investire ed accollarsi il rischio, un imprenditore sa intuire anche quand’è il momento di virare, di cambiare rotta, e chissà cosa sarebbe successo se un atteggiamento simile fosse stato adottato ai tempi di Uber Alles (alias Mr. Carlo Ancelotti). Ma è inutile pensarci; pensando invece al cambio di passo che ha caratterizzato fin qui il mercato del Napoli, viene in mente l’incipit che il “Pazzariello” ambulante andava ripetendo per i vicoli nei tempi antichi quando doveva reclamare una nuova attività commerciale: “Attenzione…battaglione…è asciuto pazzo o’ padrone…”. Per avere un’ idea di chi era ‘O Pazzariello, basta vedere o rivedere il film di Vittorio De Sica “L’oro di Napoli”, dove il personaggio del Pazzariello fu magistralmente interpretato da Totò. L’inusuale temerario ardire mostrato dalla Società in questo calcio mercato (già iniziato con l’ingaggio di Mr Conte), suggerisce l’accostamento ad alcuni versi di “Ma che sarà”, canzone di Eduardo Bennato del 1980, traccia dell’Album “Sono solo canzonette” che fa: “Ma che ne sai, se non ci provi mai, Che rischi corri se non vuoi volare, Coi piedi a terra, legato alla ragione, Ti passa presto, la voglia di sognare … E anche se fosse solo finzione, Solo il pretesto per fare una canzone, Vale la pena almeno di tentare, Se è un’occasione per poter volare, Allora non la sprecare, prova a volare”. Ci dice il brano che talvolta è necessario prendere dei rischi i per perseguire i sogni, raggiungere i propri obiettivi, e mette in guardia le persone dal sentimento di paura che le trattiene dal perseguire nuove opportunità, insomma, c’è sempre la possibilità di successo se si prova! E se provare di nuovo a sognare, a volare, bilanci a parte, sia effettivamente “l’oro del Napoli”?

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