I vent’anni di presidenza hanno commosso il patron azzurro
Un Aurelio De Laurentiis come difficilmente si vede quello presente all’evento con Sorgesana. Il presidente azzurro si è commosso ripensando ai vent’anni passati alla guida del Napoli tra gioie e dolori, un rapporto fatto anche di amore e odio. Le lacrime intraviste negli occhi di ADL sono quelle di un uomo che ha vinto la propria scommessa, che non sapeva nulla di calcio e che, attraverso mille difficolta e contestazioni, è riuscito a portare la propria squadra sul tetto della Serie A. Sono lacrime di rivalsa, lacrime dolci come quelle di un padre che ripensa ai successi di un figlio. Aurelio ha lavorato tanto e duramente per portare i partenopei ad avere un ruolo di nuovo importante in Europa, provando anche a creare un ricordo diverso degli azzurri rispetto a quello “ingombrante” di Maradona e non importa se gli strafalcioni sono stati parecchi perché la dimostrazione di affetto, che è avvenuta attraverso quegli occhi lucidi, potrebbe far cadere molte asce da guerra ancora aizzate contro di lui. Il Napoli ora è di De Laurentiis e De Laurentiis è del Napoli, sono cresciuti insieme, hanno lottato insieme e alla fine sono usciti vittoriosi riuscendo inoltre a far sognare di nuovo un intero popolo da troppo tempo “quiescente”. La storia è destinata a proseguire ancora per molto, altri successi potrebbero ancora arrivare ma per ora il bottino dell’era ADL è questo: uno scudetto (2022-2023); tre Coppa Italia (2011-2012, 2013-2014, 2019-2020); una Supercoppa Italiana (2014) e, infine, un campionato di Serie C1 (2005-2006, girone B).
I successi dell’era De Laurentiis
Sono diversi i record che la società azzurra sotto la guida del produttore cinematografico ha infranto: per primo i record di punti realizzati in una singola stagione, ben 91 che spinsero in molti a pensare fosse l’anno buono per la conquista del terzo scudetto ma che, purtroppo, non fu così; o ancora le 14 stagioni passate sempre in Europa, unica squadra nel panorama calcistico europeo a riuscire in questa impresa Da ricordare, inoltre, come il primato di reti in una singola stagione di Serie A, fissato dal leggendario Gunnar Nordahl a 35 gol, nella stagione 1949-1950, sia stato battuto da un attaccante azzurro voluto fortemente da De Laurentiis, Gonzalo Higuain. L’argentino fu in grado di trovare la via della rete in ben 36 occasioni nella stagione 2015-2016, il record fu poi pareggiato cinque anni dopo da Ciro Immobile con la maglia della Lazio.
L’imprenditore romano è stato un visionario nell’ambiente calcistico moderno parlando, quando ancora sembrava un’utopia, di partite in pay-per-view o della panchina lunga già dopo la promozione del Napoli in Serie B. Nelle lacrime di Aurelio De Laurentiis c’è tutto questo, anche il pensiero di una super competizione di livello mondiale, come quella della Superlega portata avanti dai presidenti di Juventus, Barcellona e Real Madrid, che dopo una lunga lotta contro la UEFA hanno portato a un restyling delle attuali competizioni europee più in linea con quella che era la visione del presidente azzurro.