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LA NUTELLA SI VESTE DI GREEN

Nuova versione, stesso sapore (o quasi): la mitica crema diventa vegana

Che mondo sarebbe senza Nutella?

E già che mondo sarebbe. (?)

E proprio per continuare a regalare “attimi di felicità” la famosa industria dolciaria Ferrero non rinuncia a stare al passo coi tempi, si arma di una nuova veste e sfida le tendenze del mercato, anche quelle più attente ed innovative.

La Nutella diventa vegana, o meglio, utilizzando l’acronimo presente sull’etichetta che piace maggiormente all’azienda, plant based.

Ma sveliamo prima qualche curiosità sull’amatissimo dolciume.

Le origini

La Nutella debutta ufficialmente in Italia nel 1964, compie quest’anno 60 anni.

Ma la sua similissima antenata nacque nel 1946 quando Pietro Ferrero ne mise in produzione la ricetta chiamandola Giandujot.

La crema spalmabile trovava nelle nocciola l’anima e l’ingrediente principale ed una notte il figlio di Pietro, Michele Ferrero, ebbe l’intuizione svegliando si narra- nel sonno sua moglie di chimarla Nut(da nocciola) ella.

Da quel momento spicca il volo, grazie anche ad un’altra intuizione del signor Ferrero: diffondere le piantagioni di nocciola in Argentina, Australia, Cile e Sud Africa, garantendo così l’approvvigionamento costante della materia prima necessitante.

I tributi

La mitica pasta di nocciole e cacao conquista ben presto i cuori degli italiani.

Per tutti i decenni che seguirono, fino ai giorni nostri, è stata considerata uno dei cibi della felicità.

In un sondaggio degli anni 90, addirittura, venne annoverata tra i 10 motivi per i quali vale la pena di vivere.

Numerosi sono stati gli omaggi che svariati artisti le hanno tributato.  Dalla fotografia  alla pittura passando per la letteratura e la scrittura. Non dimentichiamo il cinema con la famosissima scena di Nanni Moretti che in Bianca smorza la sua depressione e il suo malumore con un enorme barattolone di Nutella.  

Infine, ma non in ultimo, la musica. Tributi, note e dediche in alcune famosissime canzoni:  da autori come Giorgio Gaber ed Ivan Graziani ai più moderni  Articolo 31, Negrita e Dj Francesco.

E adesso….. Nutella vegana

Ma i tempi cambiano, si sa.

Nel mondo ma, soprattutto in Italia, si diffonde sempre più la cultura vegana.

La Ferrero non si lascia impressionare e si mette subito in gioco.

Da qualche settimana al supermercato trovate il mitico barattolo ma col tappo verde. Dietro c’è la filiera di produzione, attenta e ricercata come sempre ma plant-based.

Maggiore attenzione all’ambiente e al territorio.

Dalla pasta di nocciole scompare quindi il latte in polvere (sostituito con farina di ceci e sciroppo di riso) e la vanillina sostituita con il sale.

Gli altri ingredienti invariati: zuccheri, nocciole e cacao magro.

Uno studio decennale per portare sulla tavola dei consumatori un prodotto ricercato e di qualità. Gustoso ma rispettoso dell’ambiente coi suoi ingredienti vegetali, il vetro  e plastica in buona parte riciclati, cacao certificato ed olio di palma sostenibile.

Un vero e proprio prodotto di lusso nel costo ma, forse, anche nelle calorie perché la nuova nutella, così come quella tradizionale resta ad alto contenuto calorico e gli esperti raccomandano un consumo limitato e responsabile anche se irrinunciabile perché, forse, se resiste da più di mezzo secolo è proprio il caso di dire:  “che vita sarebbe senza Nutella!”

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