Giovanni Di Lorenzo in forma smagliante, dopo la doppietta realizzata con la nazionale, si ripete con la maglia del Napoli e anche in questo caso ci è andato vicino, se non fosse stato per la rete annullata nel primo tempo su fuorigioco millimetrico.
Ancora una prova che gli esteti definirebbero non bellissima da parte degli Azzurri, che comunque hanno il merito di avere portato a casa l’unico risultato utile possibile ovvero la vittoria. I tre punti contro i salentini che sembravano dati per scontato sul campo, invece sono apparsi una meta assai difficile da raggiungere.
Non sono bastati gli allarmi lanciati in settimana da Antonio Conte che aveva preconizzato le difficoltà invitando l’ambiente a non sottovalutare la partita, soprattutto dopo la scoppola rimediata dal Lecce contro la Fiorentina, che ovviamente non aveva alcuna intenzione di concedersi quale vittima sacrificale sull’altare del primato azzurro. L’allenatore azzurro in previsione del tour de force che vedrà gli azzurri scendere tre volte in campo in 7 giorni, ha optato per alcuni cambi facendo rifiutare Kvaratkelia e Politano, inserendo a furor di popolo Neres e Ngonge, il brasiliano soprattutto grande atteso dopo le convincenti prove che lo hanno visto sempre protagonista da subentrato. Il belga invece dopo l’ultima partita condita da una doppietta di Coppa Italia scalpitava per avere più minutaggio. A centrocampo Lobotka ancora a riposo precauzionale, ha lasciato spazio a Gilmour, mentre tra i pali ritorna il portiere titolare Alex Meret
Non devono tradire le statistiche che riferiscono di un 65% di possesso palla per i Partenopei che hanno addirittura battuto 16 calcio d’angolo con ben 8 tiri in porta di cui però 7 fuori dallo specchio. Mai come in questo caso le statistiche non sono però veritiere, nei fatti il Napoli ha infatti palesato una certa stanchezza nelle gambe, con Romelu Lukaku ancora non al top della condizione e soprattutto Cyril Ndonge che dopo la bella prova di Coppa Italia è apparso pesante e macchinoso. Al belga vanno comunque ascritti gli unici due tiri pericolosi del primo tempo in porta del Lecce.
Gli azzurri partono al piccolo trotto senza mai affondare il colpo decisivo, almeno fino al 26esimo quando di Lorenzo segna il gol che fa esplodere il Maradona, l’arbitro però richiamato dal var annulla per fuori gioco millimetrico.
Poco dopo invece i salentini ripresisi dalla paura si affacciano in area avversaria e con Baschirotto di testa impegnano severamente Alex M meret che però battezza benissimo il suo rientro in campo con una parata felina. La prima frazione di gara termina praticamente senza alcuno scossone. Nel secondo tempo invece i partenopei sembrano più decisi almeno fino al 73°, quando a più riprese tentano la via della rete tocca però ancora al capitano di Lorenzo a sbrogliare la matassa con un gol che toglie dagli impacci i compagni e soprattutto mette al sicuro un risultato che stava incominciando a diventare un po’ pesante. L’azione nasce su un colpo di testo di Mc Tominiy sul quale si avventa come un falco sulla respinta Giovanni di Lorenzo che conferma il piede caldo e regala il gol della definitiva vittoria degli Azzurri
Successivamente il mister azzurro mischia un po’ le carte in campo inserendo al Raspadori per Lukaku, Kvaratkelia per Ngönge e Folorunsho per Gilmour. Peer l’ex Empoli peraltro almeno due chiarr occasioni da rete non sfruttate, così come per lo stesso Big, Rom che solo davanti al portiere fallisce la più facile delle occasioni.
1-0 in qualsiasi caso il risultato finale che premia lo sforzo dei partenopei consentendo di guardare dall’alto della classifica tutte le inseguitrici e con un occhio alla classica di domani sera nella quale l’Inter sfiderà la Juventus e che garantirà in qualsiasi caso un maggiore margine di vantaggio nei confronti di una delle due o in caso di pareggio addirittura capitalizzare al massimo nei confronti di entrambe le squadre