Gara più difficile del previsto per l’undici azzurro, che ancora una volta ha dovuto faticare per avere la meglio su un avversario che non voleva assolutamente sfigurare, dopo la pesante sconfitta subita in casa domenica scorsa contro la Fiorentina l.
Vediamo le pagelle dei partenopei
Alex Meret 7 bentornato al portiere tanto discusso, che riagguanta, è il caso di dire, il posto da titolare. Splendida la parata sul colpo di testa avversario resa ancora più complicata dalla palla che prima batte a terra e poi di rimbalzo termina in porta. Dedicata a quelli che amano contestare sempre, la reazione è da applausi.
Giovanni di Lorenzo 7,5 il capitano ha il piede caldo e si vede, dopo la doppietta segnata con la maglia della nazionale, per poco non si ripeteva con quella del Napoli, è stato solamente per pochi millimetri infatti che il primo gol gli è stato annullato, si è rifatto però con gli interessi nel secondo tempo. Eroico e presente in ogni parte del campo. È ritornato quello dello scudetto
Amir Rrahmani 6,5 la classica gara in cui hai tutto da perdere, non si disunisce e resta legato al compagno di reparto, preciso e puntuale.
Alessandro Bongiorno 7 Ancora una volta è il muro della difesa Azzurra, si propone bene, anche in fase di ripartenza appoggiandosi molto al centrocampo. Impeccabile.
M. Oliveira 6,5 di lui si ricorda la chiusura con una corsa di 70 mt. che ha salvato probabilmente un gol sicuro per il Lecce. Di contro manca ancora però il suo appoggio in fase offensiva e il compagno di linea Neres ne ha sofferto
Frank Anguissa 7.5 vero e proprio gigante del centrocampo azzurro, migliore in campo in assoluto insieme con il capitano. Nessuna sbavatura, nessun errore, sempre presente sia nella fase difensiva che quando si è trattato di appoggiare i compagni. Un giocatore davvero ritrovato che sarà utilissimo per il proseguo del campionato
Billy Gilmour 6,5 lo scozzese, ancora una volta titolare a centrocampo non ha le geometrie di Lobotka, ma è comunque presente nelle chiusure, sebbene incida meno nella fase di proposizione. Ovviamente occorre ancora un po’ di tempo per vedere il giocatore sulle cui qualità non vi sono però dubbi.
Mc Tominay 6,5 partita dai due volti quella del secondo scozzese del Napoli. Primo tempo da vera punta, lasciato però isolato e senza rifornimenti, sembrava un pesce fuor d’acqua. Nella seconda frazione l’allenatore lo rimette al centro del campo nella sua posizione naturale, dove fa vedere le parti più interessanti del repertorio. Suo il colpo di testa che spiana la strada al gol.
Cyril Ngonge 5,5 il belga aspettava l’occasione per potere dimostrare il suo valore e come spesso succede ha cercato di strafare. Pecca molto nella fase difensiva, sbagliando, troppo, in fase di possesso palla paga una condizione fisica ancora approssimativa, ma gli unici due tiri in porta davvero importanti del primo tempo sono suoi.
Romelu Lukaku 6 il gigante belga non attraversa ancora il suo periodo migliore, ma tiene sempre alta la squadra e si offre come sponda per gli inserimenti dei compagni Al momento questo è quello che gli chiede il mister, grida però vendetta un gol sotto porta letteralmente divorato.
David neres 6,5 il brasiliano tra i grandi attesi della gara, ha dato prova del suo talento cristallino, seppure a sprazzi. Poche le palle giocabili che comunque sono state capitalizzate al meglio, con l’avversario di turno sistematicamente saltato. Verrà sostituito nel secondo tempo quando davvero stanchissimo, non ha più benzina.
Matteo Politano 6 subentrato nel secondo tempo, ha dato equilibrio alla squadra con le sue corse a recuperare palla e la gamba per ripartire in contropiede. Lo vedremo sicuramente in campo a Milano contro i rossoneri
Kvaratskelia 6 appena entrato in campo si è levato il boato del Maradona per il suo pupillo, pochi però i minuti a disposizione per Kvitcha che ha comunque il suo contributo.
Giacomo Raspadori 5 è entrato malissimo in campo diventando più che altro un peso per compagni. Tanti e incredibili gli errori che hanno contraddistinto le sue giocate con l’aggravante di aver fallito un gol su un assist perfetto di Lukaku. Da rivedere
Folorunsho s.v.
Antonio Conte 7 pragmatismo e praticità sono il credo dell’allenatore azzurro. Niente merletti ne ricami, ma un solido possesso palla e la ricerca del massimo risultato con il minimo sforzo. I numeri (come sempre) danno ragione al tecnico Salentino