Il neo-laureato in Lettere Moderne premiato per il suo tributo alla storia e alla tradizione nolana
Durante la XXI edizione del Premio Felix Città di Nola, che ha avuto luogo il 13 novembre, uno dei momenti più significativi è stato senza dubbio il riconoscimento a Leonardo Napolitano, neo-laureato in Lettere Moderne originario di Saviano. Il giovane è stato premiato con una pergamena in onore della sua tesi dal titolo “Paolino, Nola e la Campania tra IV e V secolo”, un lavoro che celebra la figura di San Paolino e la tradizione della festa dei gigli, simbolo profondo di identità e cultura per la comunità nolana.
La premiazione è avvenuta alla presenza del sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, che ha voluto esprimere parole di stima per il giovane concittadino: “Sono davvero orgoglioso di premiare Leonardo“, ha dichiarato il sindaco Simonelli, sottolineando l’importanza di valorizzare i giovani talenti locali. “Il suo lavoro non è solo una ricerca accademica, ma anche una testimonianza di amore e rispetto per le tradizioni che uniscono i nostri territori”.
La tesi di Leonardo Napolitano: un viaggio nella storia di San Paolino
Leonardo Napolitano, visibilmente emozionato, ha raccontato la genesi del suo progetto di laurea, spiegando la sua motivazione a riscoprire e approfondire la figura storica di San Paolino: “Il mio elaborato nasce dal desiderio di riscoprire un personaggio che non solo è stato storicamente rilevante, ma la cui popolarità è alimentata dalle tradizioni popolari“, ha affermato il neo-laureato. “Paolino non è solo una figura religiosa, ma anche un punto di riferimento per la comunità, soprattutto quella umana. Con il mio lavoro ho cercato di ricostruire il legame tra San Paolino e il popolo campano, in particolare quello nolano, e di esplorare il suo rapporto con la festa dei gigli”. Il giovane studioso ha poi aggiunto che il suo interesse per la storia di San Paolino e per le tradizioni locali non nasce solo dall’ambito accademico, ma anche dal forte legame personale con la cultura di Nola: “Anche se il mio percorso accademico è indirizzato principalmente verso la letteratura moderna,” ha spiegato Leonardo, “ho scelto di approfondire un tema che mi sta a cuore, nella speranza che molti possano riscoprire il legame che la nostra terra ha con le proprie radici storiche“.
Menzione speciale per un lavoro accademico di grande valore
A premiare Napolitano, oltre al sindaco di Saviano, è stato anche il coordinatore dell’evento, Franco Nappi, cerimoniere dell’Associazione Gli Innamorati della Festa, che ha letto le motivazioni per il conferimento della menzione speciale. “Leonardo Napolitano è stato premiato per la sua tesi ‘Paolino Nola e la Campania tra IV e V secolo’, un interessante contributo che arricchisce la conoscenza di una figura fondamentale per la storia e la cultura del nostro territorio. Il suo lavoro è anche un segno di amore per le tradizioni e le radici che ci legano”, ha dichiarato Nappi.
La premiazione di Leonardo ha suscitato un grande entusiasmo e orgoglio, non solo per il valore accademico del lavoro, ma anche per il forte legame che il giovane ha dimostrato nei confronti della sua terra. A conclusione della cerimonia, il sindaco Simonelli ha riflettuto sulla sinergia tra i comuni di Saviano e Nola, sottolineando che “superare le divisioni e lavorare insieme per il bene del comprensorio è la chiave per costruire una società migliore. Nonostante le differenze, bisogna lavorare insieme, perché solo così possiamo superare le difficoltà e crescere come comunità. Leonardo, con il suo lavoro, ha dimostrato che l’amore per le tradizioni e la storia può unire anche i giovani delle nostre città, rendendo il nostro territorio più forte”, ha concluso Simonelli.
Leonardo Napolitano, con la sua tesi e il suo impegno, ha dimostrato che la passione per la storia e le tradizioni può essere un motore potente per la crescita culturale e sociale. La sua premiazione non solo celebra un giovane talento, ma anche il legame profondo tra le generazioni passate e quelle future, impegnate a mantenere viva la memoria di San Paolino e delle radici culturali di Nola e Saviano.