Il binomio sesso-amore sbrindella tutti gli altri binomi al mondo; è molto più conosciuto di “pappa e ciccia”, Stanlio e Olio e A+B=C; è onnipresente anche quando solamente sotteso. Questa coppia non scoppia neanche quando si analizzano alcune anomalie che saltano fuori spontanee: pensiamo al concetto che in un normale rapporto a due, il sesso può esistere senza bisogno che ci si ami mentre al contrario un amore che non si “incensi” con l’atto sessuale non potrà mai essere annoverato come amore con lo stigma della completezza.
La variante impazzita di questo binomio si sa che non è il sesso, che per quanto vario e tendenziale possa essere, sarà sempre “forza oggettiva”, ma l’amore, che intende un’ampia varietà di sentimenti tra cui l’amicizia: quest’ultima è l’unica relazione interpersonale che brilla di luce propria. Per i greci, i legami, come l’amore filiale o l’affetto che deve esserci tra fratelli e sorelle, andavano annoverati proprio nella categoria dei rapporti di amicizia.
Ai nostri tempi, riveduta e corretta, proprio l’amicizia ha spalle molto larghe, può competere finanche con l’amore e per alcuni è da preferirsi ad esso: ma come si pone con il sesso? Può resistere un amicizia alla prova del sesso? Ci rendiamo conto che una singola opinione in merito è una goccia di acqua in un’oceano di idee, punti di vista e visioni soggettive ma prendiamo per buona l’idea della filosofia ellenistica. Meglio tenere separata la cura reciproca di darsi fisicamente un piacere fisico dall’esigenza “superiore” di scambiarsi, senza secondi fini, stima, fiducia e affetto. Potrebbe essere la regola generale anche se l’attualità richiede una inversione di tendenza. L’ amore tra un uomo e una donna deve servirsi dell’amicizia.
Oggi 25 novembre, giorno dedicato alla piaga della violenza sulle donne una riflessione sul rapporto maschio-femmina bisogna farlo: rivalutare l’amicizia con i nostri partner può essere un deterrente all’escalation malata del rapporto. Accoppiarla all’amore può essere terapeutico affinché nel caso che questo dovesse finire non resti solo l’odio e il rancore a prevalere ma il sano, innocuo e non impossibile volere del bene dell’altro.