Tempo scaduto per kvitcha Kvaratkelia a Napoli. Il georgiano ha fatto sapere alla società calcio Napoli di voler essere ceduto.
È finito dunque il profondo amore tra Napoli e Kvaratkelia e sembrano affiorare a questo punto alla mente le parole di una bellissima canzone di Battiato, La stagione dell’amore.
La stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l’età, se penso a come ho speso male il mio tempo, che non tornerà, non ritornerà più.
Profondo il rammarico di mister Conte che ha dichiarato di essere rimasto deluso, per il tempo speso a convincere il giocatore e l’uomo nella parte precampionato, rendendolo partecipe del progetto Napoli con un ruolo di assoluto protagonista per il campionato in corso.
Non sono bastate quindi le parole al miele dell’allenatore Leccese che sono cadute, di fronte all’offerta faraonica fatta dao Parigini che ancora una volta, con un’opera di disturbo, trattano dapprima con il calciatore, ponendo le fondamenta per i cosiddetti “mal di pancia” senza però poi raggiungere successivamente un accordo con la società titolare del cartellino.
Ovviamente la notizia è stato un fulmine a ciel sereno creando il caos nei tifosi che hanno manifestato tutti quanti il rammarico per la scelta optata dal calciatore, che a Napoli si è consacrato e da Napoli ha ottenuto fama, onori e gloria, divenuti trampolino di lancio che lo ha portato nel mirino dei più importanti club europei. Ovviamente tutto questo grazie al talento e alle giocate straordinarie che hanno caratterizzato il primo anno dell’ex Dinamo Batumi grazie alle quali, insieme ad un gruppo straordinario gli azzurri vinsero il loro terzo scudetto, stracciando letteralmente le avversarie e creando un solco che mai si era visto prima.
I tifosi avevano elevato idealmente il calciatore e soprattutto l’uomo al vertice dei propri sentimenti, riconoscendogli oltre che il talento anche la faccia del cosiddetto “bravo ragazzo” nessun tatuaggio, niente vizi né grilli per la testa, il georgiano incarnava il giovane ideale a cui dare in sposa la propria figlia, naturalmente si sarebbero aspettato un minimo di gratitudine o quantomeno un po’ di tatto affinché questa bomba non esplodesse nel bel mezzo del campionato, in cui la squadra è al primo posto e sta lottando per un traguardo prestigioso. Purtroppo ancora una volta il dio danaro l’ha fatta da padrone, così come ancora una volta c’è lo zampino della squadra oltralpe nelle vicende dei calciatori azzurri, ed ogni qualvolta il club dell’emiro si è avvicinato a quello partenopeo è stato scontro. Il presidente de Laurentiis notoriamente dal carattere non proprio facile, non ha mai accettato alcun tipo di pressione e a costo anche di rimetterci personalmente e di tasca propria ha sempre mantenuto fede agli impegni assunti chiedendo il rispetto dei contratti, che oggi invece sembrano non avere più alcun valore, vedi i casi Allan e Osimhen. Si preannuncia quindi un braccio di ferro tra l’entourage del calciatore e i vertici della società Azzurra, da cui trapela che chiunque voglia acquisire le prestazioni del calciatore, dovrà portare una cospicua cifra in contanti sulla quale non sembra essere disposto a fare sconti.
A latere della questione le parole del tecnico azzurro sembrano racchiudere non solo la delusione, che rappresenta il sentimento dei tifosi ma soprattutto la condanna per il momento in cui tale decisione, in tempi inopportuni è stata comunicata, resterà quindi a questo punto compito di Antonio Conte blindare i suoi uomini dai riverberi che inevitabili ci saranno, affinché la situazione non influisca negativamente sulla squadra, che al momento però sembra essere saldamente nelle mani esperte del tecnico partenopeo.
Testa dunque rivolta al campionato e alla partita di questa sera contro il Verona, sulla quale l’allenatore ha già messo in guardia i suoi ragazzi e tutto l’ambiente, dichiarando che non bisogna assolutamente abbassare la guardia contro un avversario che notoriamente è sempre stato un osso duro per il Napoli e che venderà cara la pelle, nel tentativo di risollevarsi da una situazione che vede gli scaligeri, al momento, nei bassifondi della classifica.