“Grande grande grande” cantava Tony Renis in un celeberrimo e fortunatissimo brano del 1971, ripreso in seguito anche da altri artisti. Il Napoli contro l’Atalanta ha sforato, è andato ben oltre, è stato almeno 5 volte grande. Grande per resilienza, per forza mentale, per spirito di squadra, per gioco e per cattiveria agonistica. Ma grande anche per la fede e l’abnegazione, perché il Napoli ci crede, conosce i propri limiti ma ha fiducia nei propri mezzi e nei propri uomini e il “guaio” è che ci crediamo pure noi. Le pagelle, la cronaca, i voti è giusto lasciarli a chi di schemi e di tattica pallonara davvero ci capisce, qui si vuole semplicemente e volentieri, cedere alle parole ed alle suggestioni riportate appresso, preferendo indugiare su un racconto più che sulla partita in sé, almeno come fatto tecnico. E allora accumminciamme:
“Eppure Lazzari felici” gli ultras presenti a Capodichino che causa trasferta negata, hanno spronato la squadra all’andata e festeggiato al ritorno come tanti “musicanti senza permesso e se guardà”. “cammisa ‘a fora ‘ncuorpo t’o ssient” restano “all’erta tutt’a nuttata pensanno addo’ si’ stato”. Unica sbavatura, il coro contro Bergamo, l’odio non ci appartiene, lasciamolo agli altri.
Meret – ancora una volta “Splendido splendente l’ha scritto anche il giornale e io ci credo ciecamente”. Effettua due parate strepitose che consentono al Napoli di non andare di nuovo sotto, una su Samardzic e l’altra spettacolare su De Ketelare.
Di Lorenzo – “Capitano mio capitano” ne “L’attimo fuggente” hai perso Lookman in un contrasto disgraziato, ma se il Napoli fuggente non è un attimo perché è ancora primo, è anche stramerito tuo. Presente!!
Rrahamani – sfortunato sul gol di Lookman ma “All in all it’s just another brick in the wall” e che mattone. Granitico!!
Juan Jesus – da confuso e (in)felice ad altro importante pezzo del muro. Si narra che nello spogliatoio in passato l’abbiano sentito canticchiare spesso “Non ho l‘età”. Dopo la partita con la Dea invece ha in animo di prenotare la festa per suoi 20 anni. A chi gli faceva notare che di anni ne ha quasi 34 ha risposto “Chi se ne fotte io 20 me ne sento!”. Rinvigorito!
Oliveira – “Andamento lento”, fisicamente non al top ma che sempre e comunque “scivola, come un’onda libera e ti porta via”.
Anguissa – ha ritrovato ‘o tiempo d’e cerase che aveva perso dint‘o tuppo niro addò ce stanno tutt’e paure. Perciò ha sciolto lo chignon, “Donna Cuncetta” mò alluccà n’ata vota pe’ dispietto e Frank è tornato capurione.
Lobotka – finale di partita ai suoi livelli di una prestazione non sempre della solita levatura. Alla fine ha molto rivalutato quel pezzo di Lucio Dalla ascoltato in cuffia prima della gara “ma l’impresa eccezionale dammi retta è essere normale” diceva. Una volta tanto si può!!
McTominay – cuore impavido a servizio della squadra che mette senza paura il piattone del vantaggio, il nostro William Wallace. Nel mentre riprendeva le scene dei Lazzari felici a Capodichino sia alla partenza che all’arrivo da Bergamo, hanno dovuto più volte spiegargli che non si trovava per caso sul set di un remake, lì non si stava girando nessun sequel di “Braveheart”, Mel Gibson non c’entrava proprio nulla! “What a wonderful world” ha esclamato quindi, non credendo ai suoi occhi.
Politano – semplicemente “Tu si na cosa grande”.
Lukaku – miracoloso come John Coffey ne “Il miglio verde”. E se nel bel mezzo della tenzone “A un tratto sentirai La forza della vita Che ti trascinerà Con se”, allora stanne certo è la sua, quella di Rom non a caso Big!!
Neres – ha preso il posto di chi è andato altrove a cercare più di quel che ha. Allora “E ci sei adesso tu, Al centro dei pensieri miei, La parte interna dei respiri tu sarai, La volontà Che non si limita, Tu che per me sei già Una rivincita”. La fantasia al potere!
Spinazzola, Simeone, Mazzocchi – con loro “Dubbi non ho” gente di sostanza altro che “Gente distratta”
Conte – Il nostro “Generale dietro la collina” a scrutare “la notte crucca e assassina”. Più che generale proprio tutto un corpo d’armata! Nella conferenza post partita ha detto “So che con questi ragazzi posso andare in guerra perchè non mi tradiranno mai” e ancora a proposito del mercato, dopo la cessione di Kvara ”….. lascio al Club la decisione, sul mercato non entro nel merito …. Qua non si tratta di prendere giovani di prospettiva. Ma giovane di prospettiva per fare cosa? Non ho capito che prendiamo un giocatore della Primavera?”. Inequivocabile!!! Presidente per favore mangi la foglia, forse sarà un pochino più indigesta della pizza napoletana che tanto a lei manco piace, ma farebbe sicuramente felici non solo i Lazzari. Il Napoli non sa più di tappo, certo non è lo Champagne che qualcuno ha preferito, ma d’altra parte non è più nemmeno “brut”! Il sacrificio dei suoi tanti pezzi più pregiati, la rendono una compagine operaia, tutt’altro che nobile o aristocratica, che mangia pizza al posto del caviale. Ha però scoperto che non c’è solo la birra che la può accompagnare la pizza e che osando un pochettino, un vino fruttato e scarsamente acido, vada per un piedirosso, sopra la Margherita non ci sta affatto male. Certo è questione di gusto alla fine, ma vuoi mettere che sciccheria!! E a proposito di acidità pare che Mr Gasperini sia tuttora alle prese col Malox, avvertendo ancora un certo fastidio allo stomaco. Non disperi Mister si riprenderà, in bocca al lupo!!