Don Diego senior e Dona Dalma allevarono i loro figli con il sudore delle guerre quotidiane per sopravvivere, nelle baracche trasformate in case dalla sola forza dell’amore.
E non importa se non ci fossero divani comodi e tv a colori nella bicocca dove sono nati e cresciuti i fratelli Diego, Lalo e Hugo. C’era una famiglia che straniva la disperazione scacciandola con il lavoro duro e le cene frugali tutti insieme.
Ce li immaginiamo ora, i due genitori con il loro figlio “Grande” ad accogliere Hugo, il più napoletano di tutti e che in vita ha scelto Napoli come soluzione definitiva, nei campi verdi della speranza che diventa certezza di felicità.
Ce li immaginiamo alla stessa tavola, ricchi di un povero presente e lontani dal successo che fa salire sui piedistalli. Quei piedistalli dai quali Huguito si teneva lontano con la tranquilla vita partenopea a Monte di Procida, l’amore per la moglie Paola da cui ha avuto tre figli e la sua scuola calcio.
Ci lascia troppo presto a soli 52 anni, stroncato da un infarto. Misurato, semplice, con una personalità diametralmente opposta a quella del “D10S” con il quale condivideva il DNA, il colore corvino dei capelli e lo sguardo degli occhi neri….. da scugnizzo.