L’Italia oggi piange una grave perdita: ci lascia David Sassoli, noto giornalista e conduttore del Tg1.
Ma piange anche l’Europa Intera, perché David era il presidente del Parlamento di Strasburgo, convinto europeista, innamorato dell’idea dell’Europa.
Nato a Firenze e cresciuto a Roma, dopo un’adolescenza negli Scout e nel volontariato, figlio d’arte (il papà era stato direttore del quotidiano Il Popolo), muove i suoi primi passi all’Agenzia Asca, poi grazie ad un suo scoop pubblicato da Famiglia Cristiana si guadagnò il passaggio a Il Giorno ed, infine , alla Rai.
Nel 2009 il passaggio in politica da democratico con un seggio a Strasburgo e di lì la carriera che lo ha portato fino alla presidenza del Parlamento Europeo. Con un mandato quasi in scadenza era amatissimo e conosciuto come una persona buona, gentile, ma soprattutto appassionata e convintissimo sostenitore dei valori fondanti dell’unione Europea: la solidarietà e l’uguaglianza.
Un ideale che perseguiva fin dall’episodio della caduta del muro di Berlino, nell’ormai lontano 1989, al quale partecipò di persona.
Ci lascia a 65 anni nel Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, in Veneto.
Da qualche anno conduceva una battaglia privata, aveva sconfitto la leucemia ma, purtroppo, è rimasto vittima delle complicazioni di una bruttissima infezione polmonare, la legionella.
Venerdì 14 gennaio saranno celebrati i funerali di Stato a Roma, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica dal cardinale Matteo Zuppi.
Le agenzie di stampa di tutto il mondo, hanno dato ampio risalto alla gravissima perdita e bandiere a mezz’asta in tutti i palazzi dell’Ue a Bruxelles hanno ricordato il lutto che ha colpito il mondo del giornalismo e della politica italiana.